Illuminazione di design e lampade
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L’illuminazione di design svolge un ruolo di importanza rilevante per sia per quanto riguarda la percezione dello spazio sia per il modo con cui ci relazioniamo con esso. La luce infatti influenza il nostro umore e anche la capacità con cui svolgiamo le azioni quotidiane.
La scienza che si occupa dell’illuminazione è l’illuminotecnica, mentre chi si occupa della progettazione dell’illuminazione è il lighting design. Questa figura, spesso un architetto andrà a calibrare la giusta quantità di luce naturale con quella artificiale, attraverso un’accurata selezione di fonti luminose. A seconda del tipo di ambiente, l’illuminazione sarà più o meno omogenea oppure focalizzata. Ciò per varie motivazioni, ad esempio per evocare un determinato tipo di atmosfera oppure per spostare l’attenzione su una zona particolare dell’ambiente.
Gli aspetti chiave dell’illuminazione sono dunque vari e includono la capacità di dosare l’intensità della luce con un’adeguata distribuzione delle sorgenti luminose, la scelta della giusta tonalità di colore della luce come pure l’orientamento dei fasci luminosi. Tutto questo allo scopo di ottenere un risultato finale che soddisfi funzionalità ed estetica.
Vogliomo oggi trattare dei maggiori architetti e designer che hanno lasciato un’impronta importante nel mondo dell’arredamento moderno e contemporaneo soprattutto con rifermento alla mondo dell’illuminazione. Tra i più grandi designer della luce del nostro tempo ritroviamo alcuni architetti che con la loro inventiva e creatività hanno dato forma alle lampade di design divenute con il passare degli anni vere e proprie icone, ancora in produzione e attualissime.
I migliori designer di lampade
I fratelli Castiglioni
Possiamo certamente annoverare nell’elenco i fratelli Achille, Pier Giacomo e Livio Castiglioni. Achille e Pier Giacomo progettano nel 1449 la lampada da tavolo “Tubino”, la prima di una fortunata serie lampade. Nel 1971 è la volta di “Parentesi” poi “Toio” “Taccia”, “Snoopy” e la celebre lampada “Arco”.
Livio Castiglioni nel 1970 progetta per Artemide Boalum, una lampada sinuosa a forma di tubo flessibile che può essere utilizzata come lampada da terra, lampada da tavolo o parete. Questa lampada si trova fra le collezioni del Musée des Arts Décoratifs de Montréal Montréal e del Museo Permanente del Design Italiano.
Michele De Lucchi e La lampada Tolomeo
Michele De Lucchi è tra gli architetti italiani più apprezzati. Ha progettato complementi d’arredo per importanti aziende italiane ed europee. Nel corso della sua carriera professionale ha sviluppato progetti di design avendo sempre cura di mixare una giusta dose di artigianato e di tecnologia. È noto per aver disegnato nel 1987 Tolomeo, lampada da tavolo bestseller di Artemide. Un grande successo premiano nel 1989 con il Compasso d’Oro. Una lampada sempre contemporanea, da prima pensata come lampada da tavolo e successivamente prodotta in più versioni da terra, da parete e a sospensione. Non mancano le versioni a pinza e faretto.
La lampada Tolomeo è protagonista da oltre 30 anni dell’arredamento moderno, presente nelle case e negli uffici di tutto il mondo persino nei set cinematografici, come dimostra questa foto tratta della scena del film Good Will Hunting.

Vico Magistretti e il mondo della lUce
Vico Magistretti è stato il protagonista della storia del design italiano. I suoi progetti esprimono un gusto estetico semplice e moderno, grazie al quale si sono trasformati in “grandi classici” dell’arredamento. L’uso innovativo del materiale in modo particolare delle plastiche fornisce ai suoi progetti un carattere riconoscibile come per le lampade Nesso, Dalù, Teti, Mezzachimera. Magistretti ha segnato la storia dell’illuminazione made in Italy, trovi un approfondimento su questo grande designer qui.
LE lampade firmate Ernesto Gismondi
Ernesto Gismondi, 84 anni, è il fondatore e presidente del brand Artemide. La passione per i missili e gli arerei lo porta a laurearsi in ingegneria. Negli anni della sua formazione cresce in lui la voglia di creare qualcosa in proprio. L’idea iniziale era quella di creare pezzi di missili, in quanto uno intero aveva un costo non sostenibile. L’incontro con l’architetto Sergio Mazza, conduce Gismondi a un destino diverso: la produzione di lampade. Tra le più innovative troviamo la lampada Discovery. La sua unicità risiede l’apparente sensazione di leggerezza della strutturata, quasi invisibile. Da spenta si nota solamente il profilo del cerchio in allumino. Invece da accesa la parte centrale trasparente che funge da diffusore si illumina.
Giancarlo Fassina e Il design italiano
Il nome Giancarlo Fassina si lega a un’icona di eccellenza del design italiano, la lampada Tolomeo, progettata assieme a Michele De Lucchi, di cui abbiamo parlato in precedenza. La silhouette e il sistema di nodi di questa lampada sono stati ispirati dai trabucchi, macchinari utilizzati per la pesca. Dal primo modello, ne sono state prodotte svariate altre versioni, in più dimensioni, colori e applicazioni non soltanto più da tavolo. La lunga carriera di Giancarlo Fassina è ricca di tanti altri progetti di illuminazione di successo, grazie alle collaborazione con Ernesto Gismondi, Sergio Mazza, e altri personaggi, che hanno lasciato un segno profondo nella storia della progettazione.
LE Lampade Gae Aulenti
Gae Aulenti, è stata una interior e industrial design, nonché una scenografa teatrale. Una professionista apprezzata a livello internazionale. Tra i suoi progetti architettonici ritroviamo: la riqualificazione del museo d’Orsay e quella del museo National d’Art Moderne al Centre Pompidou come anche la riqualificazione di Palazzo Grassi a Venezia, il nuovo accesso alla stazione Santa Maria Novella di Firenze, il Palazzo Italia all’EXPO ‘92 di Siviglia; la ristrutturazione delle ex-Scuderie Papali, la riqualificazione di piazzale Cadorna a Milano, il rinnovo delle piazze Cavour e Dante a Napoli. Fu direttore artistico di Fontana Arte nei primi anni 80, progettando numerose lampade ancora oggi prodotte, come ad esempio le lampade Giova del 1964, le lampade Parola del 1980 progettate assieme a Piero Castiglioni, le lampade Diamante e Calle, il faretto Diastema. Per Artemide progetta la lampada da tavolo Patroclo, caratterizzata da un corpo in vetro soffiato e da una gabbia metallica romboidale irregolare.
Ferruccio Laviani e le Lampade di design
Ferruccio Laviani è un appezzato designer, attivo in più campi dal design del prodotto all’interior design alla direzione artistica e grafica. La sua carriera è ricca di collaborazioni con importanti aziende come Kartell, Flos, De Padova, Foscarini, Moroso ect. Realizza per Kartell, Bourgie e Take, lampade di design entrate a far parte della collezione permanente del Museo d’Arte di Indianapolis negli Stati Uniti. Per Foscarini firma numerose lampade tra cui le applique Bit, la piantana Tuareg, le sospensioni Dolmen e Supernova.
Angelo Mangiarotti e L’illuminazione di design
Angelo Mangiarotti inizia la propria carriera nei primi anni cinquanta. Dopo la laurea in architettura si trasferisce negli Stati Uniti, dove stringe rapporti professionali con altri importanti architetti. Svolge attività di docente in numerose università di architettura sia in Italia sia all’estero. Tra i suoi progetti rientrano sia opere architettoniche, sia opere d’arte come la scultura Cono-cielo, prodotti di design per importanti aziende come ad esempio Artemide, Bernini, Cappellini, Knoll, Skipper e altre. Dimostrando la sua capacità di spaziare dal mondo dell’architettura, a quello dell’ingegneria, del design e dell’arte, seppur discipline anche parecchio diverse tra loro. Dopo la sua morte nel 2012 sua figlia Anna Mangiarotti, prosegue le orme del padre insegnando architettura al Politecnico di Milano e collaborando con Vistosi alla produzione di oggetti di design del padre e suoi. Qui proponiamo la lampada da tavolo Lesbo firmata per Artemide.