Quanti punti luce e come posizionarli per un’illuminazione completa
Quando si ristruttura la propria casa, c’è sempre da pensare a tante cose. In generale le prime cose che a cui si pensa sono i nuovi arredi, lo stile, il colore delle pareti. Ma c’è un’altra cosa importantissima da non prendere alla leggera ed è la quantità e il posizionamento dei punti luce. Si perché i punti luce sono fondamentali per avere una giusta quantità di luminosità a qualsiasi ora della giornata e in ogni stanza della casa.
Cosa sono esattamente i punti luce ?
Per punti luce si intende il punto da cui viene erogata l’energia e con ciò si intendono non soltanto le lampade ma anche l’interruttore e tutte le prese della casa.
Chiarito questo aspetto proseguiamo con il capire come calcolare e distribuire correttamente l’ illuminazione in base ai vari ambienti dell’abitazione.
Come calcolare i punti luce: un esempio
In generale non esiste un numero standard di punti luce, esso varia da casa a casa e può dipendere da più fattori come ad esempio le dimensioni dell’abitazione e le esigenze di chi ci abita. È opportuno fare una valutazione insieme al tecnico che eseguirà i lavori, stabilire con esattezza quanti sono i punti luce necessari.
Facciamo un esempio di come si calcolano i punti luce in camera da letto. In questo ambiente saranno necessari un lampadario o plafoniera al centro della stanza, due lampade da comodino, almeno tre prese e tre interruttori, in totale quindi sono 9 punti luce.
Punti luce: come posizionarli e distribuirli
Per posizionare correttamente i punti luce, bisogna prima stabilire la disposizione degli arredi all’interno di ciascuna stanza. Per facilitare il compito è necessario avere sotto mano la planimetria della casa in modo da definire gli ingombri e la posizione degli arredi. Di conseguenza saremo in grado di determinare anche la corretta distribuzione dei punti luce.
Scegliere il giusto posizionamento contribuirà a creare la personalità dell’ambiente oltre ad un adeguato comfort visivo. La cosa da evitare è creare zone con scarsa illuminazione oppure al contrario eccessivamente illuminate. Fatto il lavoro precedente siamo pronti per iniziare a calcolare quanti sono i punti luce sono necessari all’interno di ciascuna stanza della casa.
Esempio di planimetria con inserimento dei punti luce
I tipi di luce
Definita la posizione dell’illuminazione, possiamo dedicarci alla scelta del tipo di lampada e del tipo di illuminazione che vogliamo avere in ogni stanza. In merito alle varie tipologie di illuminazione possiamo dire che si distinguono in:
- Luce diffusa: questo tipo di luce genera un’illuminazione globale della stanza e si può ottenere scegliendo un lampadario senza paralume, una plafoniera oppure dei faretti. È indicata nella stanza da letto oppure nella zona living.
- Luce mirata diretta: in questo caso la luce si focalizza su una superficie. Il fascio di luce proviene dall’alto verso il basso creando un visibile cono di luce. E’ indicata in cucina, sul tavolo da pranzo utilizzando ad esempio un lampadario.
- Luce indiretta: quest’altro tipo di luce ha la caratteristica di proiettare fasci di luce che dal basso vanno verso l’alto o verso il basso oppure in entrambe le direzioni, creando piacevoli effetti visivi sulle pareti.
- Luce nascosta: si parla in questo caso dei profili LED che inseriti in scanalature adatte segnano il perimetro di controsoffitti e rappresentano la luce nascosta. Questo tipo di illuminazione è aggiuntiva rispetto al corpo luminoso principale o semplicemente può essere definita d’ambiente.
- Luce estetica: la luce estetica si ottiene quando si vogliono evidenziare determinati oggetti o caratteristiche decorative. È il caso dei faretti segnapasso oppure delle applique per l’illuminazione di quadri.
Luce calda o fredda?
Un aspetto a cui prestare attenzione è l’effetto che le varie tipologie di illuminazione possono avere sui diversi tipi di superfici e di colori. In generale la luminosità gialla o calda, tende ad ammorbidire forme e colori pertanto è l’ideale in soggiorno, nelle camere da letto e nelle zone di lettura per godersi momenti di relax. Al contrario per il bagno e la cucina, è preferibile usare la luminosità bianca in quanto non altera i colori. Infatti in questi ambienti della casa c’è bisogno di una luminosità più reale, per motivi sia igienici sia di sicurezza. Ad esempio in cucina con la luminosità fredda, il colore e la freschezza del cibo risaltano di più, così come in bagno lo sporco sarà più visibile, sarà più facile svolgere le pulizie e azioni di routine.
la scelta delle lampade in ogni ambiente
Ogni stanza ha bisogno di un certo tipo di illuminazione differente, vediamo come fare a distribuirli correttamente in ogni ambiente della casa.
luci per le zone living
In soggiorno si può giocare con vari tipi di luminosità, un mix tra lampade da soffitto e da parete optando sia per le luci dirette sia per quelle diffuse. Per la zona dedicata al relax, sia che si tratti dell’angolo lettura o la zona dedicata alla tv, bisognerebbe optare per un tipo di luci che non affaticano la vista. In questo caso sono indicate le lampade a luci diffusa. Ad esempio lampade da terra o da tavolo.


luci per la cucina
In cucina è necessario un tipo di illuminazione molto funzionale. È da prediligere un’ illuminazione diretta e intensa. Ad esempio utilizzando faretti e strisce LED sotto i pensili per illuminare meglio il piano di lavoro. Bisognerebbe prevedere una lampada a luce diffusa al centro dell’ambiente o una ad illuminazione mirata diretta sopra il tavolo o la penisola.

luci per la camera da letto
In camera da letto oltre alla luce diffusa di un lampadario o di una plafoniera si possono affiancare anche altre fonti luminose secondare. Si può optare per le luci da lettura o abat-jour sul comodino ai lati del letto. Nella zona degli armadi si può pensare ad una piantana o anche a faretti a soffitto o incassati direttamente negli armadi.
luci per il bagno
Anche il bagno necessita di una corretta illuminazione. In questa zona della casa è richiesta una buona illuminazione dello specchio del bagno. L’ideale è utilizzare luci nette che non creano ombra, scegliendo ad esempio una striscia a LED che incornicia lo specchio, oppure applique laterali. Le altre luci da posizionare a soffitto possono essere una plafoniera o faretti da incasso. Anche la zona della doccia può essere valorizzata da faretti adatti.

luci per le zone di passaggio
Il corridoio può essere illuminato con faretti da incasso o a binario che seguono il suo l’andamento. Si possono creare scenografici effetti con fasci luminosi con faretti a pavimento installati lungo il perimetro del muro che possono restare accesi anche quando questa zona non viene utilizzata. Per l’illuminazione delle scale, rappresentano una buona soluzione le applique o i faretti segnapasso.